Sherlock_Holmes_ElenaVeronesi

Sherlock Holmes può insegnarti la mindfulness

Sherlock_Holmes_ElenaVeronesi Con lui è così. Mi ci imbatto periodicamente: in televisione, ascoltando un podcast, sfogliando una rivista di libri. Ma le sue storie non le avevo ancora mai lette. Poi, complice una biblioteca nella quale non andavo da un po’, ecco un volumetto sgualcito dal titolo chiaro: “Le avventure di Sherlock Holmes”.
Ed è tornato a casa con me.

Sherlock Holmes è un personaggio per il quale non provavo molto interesse: troppo intelligente, troppo astuto, troppo “sapientone”. Non fa eccezione la sua versione televisiva interpretata da Benedict Cumberbatch, il quale però è talmente bravo che gli si perdona tutto. È proprio seguendo “Sherlock” che ho iniziato ad incuriosirmi alle storie originali di Conan Doyle. E soprattutto alla figura di Watson. Perché lui è un po’ come noi: meno sapientone di Holmes e decisamente più “umano”.

Forse è per questo che Conan Doyle fa narrare le avventure dell’amico proprio al medico Watson, con uno stile rapido e stuzzicante che – opinione personale – non risente del passare del tempo.

Quando leggo un libro, che sia giallo, storico o biografico, cerco sempre di trovare degli insegnamenti da applicare alla mia vita e al mio lavoro. E Sherlock anche in questo non mi ha delusa. Pagina dopo pagina, indagine dopo indagine sono rimasta ammaliata dal suo metodo deduttivo. Perché infondo il suo assioma è vero per molti di noi: “guardiamo ma non vediamo”. Siamo talmente presi dai massimi sistemi che dimentichiamo di dare la giusta attenzione alle piccole cose: l’espressione dolce dei nostri figli che dormono, l’acqua calda sul viso alla mattina presto, il gusto del primo sorso di caffè. Sembrano sciocchezze, eppure sono in grado di dare un valore immenso alle nostre giornate.

Vaso-di-Fiori-ElenaVeronesi

La penso come Sherlock quando afferma che “il mondo è pieno di cose ovvie che nessuno si prende mai la cura di osservare”. Per questo quando lavoro amo disegnare piccoli oggetti domestici: una tazza, una penna, un vaso di fiori. Sono dettagli che arricchiscono la nostra quotidianità ma non sempre gli diamo la giusta attenzione. Per questo vorrei suggerirvi un piccolo esercizio: prendete un foglio di carta e dei colori e ritraete un oggetto della vostra casa, qualcosa di comune, all’apparenza senza importanza ma al quale siete affezionati. Dedicate a questo esercizio 15 minuti, non di più e non preoccupatevi del risultato. Pensate solo a rilassarvi e a guardare bene il vostro soggetto: chiedetevi perché vi piace, per quale motivo lo avete acquistato, che cosa lo rende utile. Alla fine lo conoscerete come le vostre tasche e vi renderete conto di quanto sia importante nella vita di tutti i giorni.

Ripetete questo esercizio ogni volta che ne avete voglia; alla fine i vostri disegni comporranno una bellissima collezione che potrete intitolare “Piccoli dettagli quotidiani”.

Perché sono i dettagli che ci connettono con il presente e prestarvi attenzione ci ricorda di apprezzare ciò che abbiamo qui ed ora. Scoprirete che le giornate avranno un sapore diverso 😉

Elena

 

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