Un quaderno di appunti: pensiero creativo e scrittura

Vi ripropongo un post che ho pubblicato la scorsa estate, più o meno in questo periodo, e che trovo quanto mai attuale. Sono alcune piccole “buone abitudini” da mettere in pratica ritornati in ufficio dalle ferie 😉

In un recente articolo su Forbes, Drew Hansen riporta un consiglio di business che il leggendario tycoon greco Aristotele Onassis era solito offrire:

“Porta sempre con te un blocco d’appunti. Scrivi tutto. Quando hai un'idea, scrivila. Quando incontri qualcuno di nuovo, annota tutto quello che sai di lui. In questo modo saprai quanto tempo vale. Quando senti qualcosa di interessante, scrivilo. Scrivere le cose ti permette di agire su di esse. Se non le appunti le dimenticherai. Questa è la lezione da un milione di dollari che non ti insegnano nelle scuole di business!”.

Anch’io ho l’abitudine di portare sempre un quaderno in borsa; preferisco quelli con la copertina rigida, che mi permettono di scrivere comodamente anche quando sono appoggiati sulle ginocchia. Scrivere è fondamentale: non soltanto permette di ricordare informazioni, avvenimenti e dati, ma il semplice atto della scrittura è già una prima forma di ragionamento. Quando appuntiamo delle frasi stiamo già raffinando il materiale che abbiamo in mente, abbiamo già messo in moto i neuroni.
Scrivere è pensare, scrivere è creare. Il processo creativo dei migliori progetti visivi passa sempre attraverso la parola scritta.

Alcuni piccoli suggerimenti:

  • scegli un supporto di scrittura che sia agevole e facile da portare sempre con te. Meglio un quaderno piuttosto che netbook o tablet: prendere appunti è un atto fisico immediato, di getto. Penna e carta raccolgono l’idea così come viene; la tastiera induce un senso di pudore, invita alla correzione ed alla revisione, ad una razionalizzazione insomma che nella fase di getto non è necessaria;
  • non aspettare, scrivi subito ciò che stai pensando. Dimenticare è più semplice e veloce che ricordare. Alle volte bastano poche parole ed una sosta davanti al semaforo rosso per non lasciarsi sfuggire una idea brillante;
  • a fine giornata prenditi del tempo per rivedere gli appunti. Pensalo come un momento piacevole e creativo, durante il quale rivedere le note della giornata, aggiungere dettagli e riflessioni personali e completarle con nuove idee. Una piccola sessione di brainstorming quotidiano che alimenta il pensiero creativo;
  • conserva i tuoi appunti: dedica una sezione della libreria ai tuoi block notes. Riprendili in mano di tanto in tanto, rileggili e individua dei collegamenti con nuove informazioni che nel frattempo ai acquisito; arricchiscili con dettagli aggiornati; o semplicemente incolla un post it sulle idee che potrebbero esserti utili nel progetto al quale stai lavorando.

Scrivere è un toccasana per la creatività. Fa’ che diventi una piacevole abitudine 😉

Se siete interessati ad approfondire il tema della creatività vi suggerisco di scaricare gratuitamente il white paper “Creative Thinking, l’arte di trovare l’idea giusta”. Troverete tanti piccoli suggerimenti per migliorare il vostro processo creativo!

7 Comments

  • fuoriquota
    agosto 23, 2011 9:07 am

    Sono completamente d’accordo.
    I taccuini scritti a mano valgono sempre il doppio degli appunti elettronici.
    Io ad esempio ho provato e riprovato Evernote, ma non sono mai riuscito a trovare un buon utilizzo.
    Viva carta, matita, pennarelli colorati, disegnini, linee e collegamenti….

  • Valentina
    agosto 23, 2011 12:24 pm

    Anch’io mi appunto a fine giornata i fatti salienti (soprattutto del lavoro, che posso poi riutilizzare!) del giorno. Mesi dopo, rileggendoli, provo davvero il piacere di leggerli, per me è proprio uno stato mentale piacevole e rilassante… E poi adoro scrivere, l’atto di scorrere la penna sul foglio non ha prezzo!!!

  • paola
    agosto 29, 2011 10:59 am

    Condivido pienamente, bel post!
    Io in più aggiungo dei bozzetti che mi aiutano a ricordare i progetti che ho in testa :-)

  • Elisa
    settembre 2, 2011 3:41 pm

    Non vado mai in giro senza avere quaderno e penna in borsa. Non riesco a rinunciare al quaderno, anche se ormai faccio tutto con il computer, c’è qualcosa di poetico nello scrivere a mano. Mi serve per lavoro, per prendere appunti e per lasciarmi prendere dall’ispirazione.
    Bel post e bel sito. Tornerò sicuramente a commentare :)

  • Alessandra
    settembre 4, 2012 8:18 am

    Ho ancora tutte le mie agende, ho iniziato a utilizzarle da quando facevo seconda media e dovevo conciliare scuola e studi musicali. Le agende e i diari erano i miei taccuini e ancora mi diverto a sfogliarli e rivivere quei giorni. Anche gli avvenimenti se sono scritti si ricordano meglio.
    Ora che l’agenda è gestita in rete, utilizzo i quaderni muji, che sono belli come i moleskine ma più sottili e leggeri. Ogni anno ne inizio uno e poi vado avanti, numerandoli. Briciole della vita e del lavoro che rimangono.

  • Elena
    settembre 4, 2012 8:22 am

    Ho scoperto da poco i quaderni di Muji e come te trovo siano perfetti! Compatti e più morbidi delle classiche Moleskine, si adattano ad ogni tasca della borsa. Rileggerli a distanza di tempo è un piacere che soltanto che coltiva questa abitudine è in grado di cogliere :)

  • PoligoniLab
    settembre 24, 2012 3:09 pm

    Ottimo post e ottimo suggerimento!

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