Sono un’amante del tè. Mi piace sorbirlo lentamente a colazione, gustarlo con calma nel pomeriggio, assaporarne una tazza leggera la sera, se mi aspetta del lavoro dopo cena.
Il rituale del tè è distensivo e rilassante, niente a che vedere con il veloce caffè in ufficio e gli espressi volanti presi al bar.
Il tè è un momento nella giornata, una pausa di riflessione. Ed una pausa di creatività. Learn more
“Sbrigati!” è una delle esortazioni più comuni in un’agenzia di comunicazione. Assieme alle sue sorelle “Spicciati!”, “Hai finito?” e “Ancora li?! Muoviti!” compare di sovente nelle frasi formulate dai colleghi verso graphic designer ed art director. Come se progettare un logo, impaginare una brochure o ideare un sito web fossero operazioni meccaniche, che richiedono il consumo di un paio di neuroni al massimo. In realtà il processo creativo necessita dei suoi tempi, che spesso mal si accordano con le pretese di superiori troppo accomodanti verso i clienti. Learn more
Una celebre frase afferma che “Non si sceglie un libro dalla copertina…”.
È sicuramente vero, ma non si può negare che “anche l’occhio vuole la sua parte”. Alcuni post fa ho segnalato le bellissime illustrazioni di Antonello Silverini, per la serie di Fanucci dedicata a Philip Dick.
Ad arricchire il panorama grafico dell’editoria ci ha pensato Learn more
Giappone, marzo 2011 Credits
Edward De Bono è un indiscusso esperto nello sviluppo della creatività.
I suoi studi sul “pensiero laterale vs. pensiero verticale” hanno dato spunti di riflessione ed analisi nell’attuale contesto comunicativo e non solo. De Bono sostiene che il semplice ragionamento logico non può soddisfare in modo completo l’esigenza di nuove idee. E la richiesta di queste ultime sta aumentando in modo esponenziale.
A tale approccio è utile affiancare quello che l’autore chiama “il pensiero laterale”, ovvero un modo diverso di affrontare i problemi: le idee preconcette ed i clichè vengono scardinati alla ricerca di nuovi modi di organizzare i concetti. Vere e proprie tecniche convalidate vengono applicate per stimolare un nuovo punto di vista sulle cose.
Che cosa guardate quando scegliete un libro? Che domanda, penserà qualcuno, la trama ovviamente. Io no. O meglio: non solo. Quando decido di comprare un libro guardo molte cose. Non ultima la copertina.
Il testo è sicuramente il motivo principale che spinge ad acquistare un libro: che si tratti di un manuale o di un romanzo, di un libro di poesie o di una raccolta di fumetti, è il contenuto il principe del libro. Ma anche l’occhio vuole la sua parte, ed un racconto meraviglioso ed entusiasmante può essere svilito da un’impaginazione triste e soffocante. (Illustrazione di Antonello Silverini) Learn more
E-commerce, siti di prodotto e portfolio online sono accomunati da una stessa esigenza: mettere in risalto le immagini. In questi casi utilizzare background complessi, con texture particolari o semplici effetti di riempimento non è la scelta più efficace. Le immagini tendono a confondersi, e sfondo e primo piano contendono all’occhio tutta l’attenzione.
Il bianco è la tonalità più utilizzata, e proprio per questo più ovvia e scontata.
Più particolare l’alternativa del grigio, tinta che negli ultimi anni è diventata sinonimo di fascino e raffinatezza. Il grigio offre una percezione più brillante dei colori ed offre una ricca gamma di sfumature da adattare a qualsiasi design.
Per renderlo meno monotono è sempre una buona scelta ombreggiarlo e lavorarlo con sfumature o pattern semplicissimi. Come negli esempi seguenti: Learn more