Creativi si nasce, non si diventa” è una di quelle frasi senza fondamento che si sentono ripetere più volte nella vita. In realtà, tolti coloro che si possono definire dei veri e propri “geni”, chi più chi meno siamo tutti portatori sani di quel virus chiamato creatività. Il fatto che in alcuni si manifesti in modo evidente, e in altri no, dipende molte volte da noi stessi. Alziamo muri, ci vergogniamo delle nostre idee, ci ripetiamo “Non ne sono capace” e “Non sono mai stato un tipo creativo”.
In molti casi non si tratta nemmeno di mancanza di creatività, ma semplicemente di un’assenza temporanea di idee. La sua durata può essere più o meno lunga, a seconda del modo in cui rispondiamo. La cosa importante e non cadere vittima di queste 5 cattive abitudini che minano alla base la nostra produzione di idee.
1. Paura di sbagliare
Tutti noi temiamo l'errore: sbagliare non aiuta la nostra autostima, ci fa sentire dei perdenti, ci mette in cattiva luce davanti agli altri. Gli errori però sono l'unico modo per imparare. Chi non sbaglia, nella maggior parte dei casi, non ha nemmeno provato.
Pare che un giorno Thomas A. Edison abbia affermato: “Non ho fallito. Ho solamente provato 10.000 metodi che non hanno funzionato”. D'ora in poi mettila così: sbagliare è l'unico modo certo che ti permette di capire come non fare una cosa. Sbagliando hai appena eliminato un approccio non corretto al problema: la soluzione è quindi più vicina.
2. Perdere la fiducia
Il seme della creatività è presente in ognuno di noi: per farlo fiorire completamente ci vuole un po' di sana e presuntuosa autostima. Credi in quello che fai, non emettere subito un giudizio.
Spesso la nostra mente si comporta come un pessimo compagno di squadra, dandoci addosso e ripetendoci che non ce la faremo mai. In questi casi devi avere il coraggio di cambiare ruolo, e di passare da “giocatore” ad “allenatore”. Ora sei tu che conduci il gioco, e decidi chi è fuori e chi dentro il campo. Lascia giocare soltanto i compagni positivi, quelli che ti incoraggiano; gli altri mettili in panchina e non ascoltarli.
3. Seguire troppo le regole
Ci sono decine e decine di libri che insegnano come essere più creativi, operativi, fantasiosi, ecc... Leggerli è un'ottima cosa; prendere i loro consigli con le pinze è ancora meglio. Perché non ci sono regole uguali per tutti: ogni creatività è diversa, ha i suoi tempi, segue strade differenti, si nutre di abitudini proprie. Certe costanti ci aiutano a capire che alcuni percorsi sono più facili e produttivi di altri (per questo è bene leggere i libri); poi però ci sono sentieri che ognuno deve percorrere da solo, senza farsi influenzare da suggerimenti o rimproveri.
Ti senti creativo alle due di notte, mentre ti alzi per fare pipì? Nessun problema: metti un block notes sul mobiletto del bagno e scrivi i tuoi appunti prima di tornare a letto.
4. Creare e criticare insieme
Trovare un'idea è una cosa; valutarla e farle le pulci è decisamente un'altra.
Nelle due fasi sono coinvolti tipi di pensiero diversi: creativo e “laterale” nel primo caso, logico e razionale nel secondo. Pretendere di decidere se un'idea è buona o no quando ancora ci stiamo pensando, è come voler leggere Shakespeare mentre stiamo ancora studiando la grammatica inglese. Ogni cosa ha il suo tempo: saltare le tappe porta soltanto insoddisfazione ed inutile frustrazione.
Dai il giusto tempo ad ogni fase; sospendi il giudizio nella fase creativa e sentiti libero di pensare anche ciò che, abitualmente, riterresti assurdo. Soltanto dopo armati di logica e raziocinio ed elimina le idee che pensi non siano realmente fattibili.
5. Lasciarsi scoraggiare dagli altri
Chi di noi non è circondato da certe persone che, non appena esponiamo una nuova idea, si sentono in diritto di distruggerla? Ed affermano perfino di farlo a fin di bene!
I commenti negativi sono quanto di peggio esista per annichilire la creatività. Bastano poche parole per farci perdere ogni speranza, ed abbandonare quella che poteva essere l'idea del secolo.
Devi farti gli anticorpi: chi dileggia e sminuisce le tue idee, nella maggior parte dei casi lo fa per invidia o per semplice pochezza.
Essere creativi non è un dono divino, ma una pratica da coltivare, coccolare e far crescere con passione. Capitano anche te questi momenti di blocco creativo? Come li risolvi? Raccontamelo nei commenti qui sotto!
17 Comments
Danilo Chiantia
settembre 29, 2011 4:17 pmI momenti di blocco creativo cerco di prevenirli cercando il maggior numero possibile di stimoli anche al di fuori del Web. Ad esempio, se sono in attesa dal barbiere mi leggo/studio le pubblicità di riviste nazionali e locali. Oppure cerco di analizzare al meglio spot e televendite per prenderne spunti, cercare errori da non commettere ecc.
Elemento/strumento collaterale è la lettura di romanzi. Non ne sono ancora sicuro al 100% ma credo che aumenti la plasticità mentale aiutandomi soprattutto in fase di copywriting (testi medio lunghi).
Grazie per le dritte,
Danilo.
Fabio Massimiliano
settembre 30, 2011 5:35 pmQuesto è uno dei tuoi articoli più belli ! Quasi sempre mi piacciono, questo specialmente.
Condivido quasi tutto quello che dici ed il modo in cui lo esponi: Vincente! Su un aspetto la penso diversamente: Creativi si nasce
Ovviamente ci si può porre nelle migliori condizioni possibili, e tenere abitudini idonee (i tuoi 5 punti sono fantastici) ma questo non basta ad eccellere, secondo me.
Tutti noi siamo in grado di correre.
Se ci alleniamo bene, spesso, e siamo messi nelle condizioni ideali corriamo bene, molto forte.
Tuttavia, allenarsi bene e sempre non fa di noi dei campioni, solo dei più o meno buoni corridori, altrimenti ci sarebbero migliaia e migliaia di Mennea. Magari eccelliamo in altro. Magari siamo portati per il ping pong, gli scacchi, il kung-fu, mentre la corsa non fa per noi.
Non credo sia “necessario” essere creativi se non si sente di esserlo. Il fatto stesso di non sentirsi portati in quel ruolo è sintono che probabilmente ci si sente più soddisfatti in altri ambiti, in differenti modi di porsi.
Per rispondere alla tua domanda finale. Non mi capita di avere blocchi creativi praticamente mai. Mi basta fermarmi a pensare un momento e una idea viene. E’ utile confrontarsi con altre persone, discutere, scambiarsi punti di vista. E’ il modo ideale per perfezionare un punto di vista, cambiarlo, o abbandonarlo.
Dal confronto vengono nuovi spunti, vengono in mente elementi a cui difficilmente avresti pensato.
Il CONFRONTO, specie tra persone in sintonia e “creative”, mi pare possa essere un buon modo per stimolare ed espandere la creatività.
Un caro saluto,
Fabio
Elena
ottobre 3, 2011 7:51 am@ Fabio e @Danilo
Grazie mille per i vostri commenti: arricchiscono la discussione con dettagli ed aspetti sempre interessanti
Leonardo
ottobre 7, 2011 9:24 pmIo personalmente sono in balia di queste cinque abitudini. Mi tira su il cuore e la mente leggere post come questi che invogliano ad agire, a scrollarsi di dosso quel velo di scoraggiamento che per me è quasi sempre dietro ad ogni pensiero…
Teglantide
gennaio 4, 2012 5:16 pmbrava complimenti! io quando ho “il blocco del creativo” mi impongo di smettere di pensare e di iniziare a fare. Anche degli scarabocchi, comunque cercare di rendere subito concreta quella cosa informe che ho in testa, anche se poi la cambierò. E’ un po’ come quando di notte fai un brutto sogno e i problemi ti sembrano ingigantiti, poi ti svegli la mattina e ridimensioni tutto, almeno a me spesso succede così:)
Elena
gennaio 4, 2012 5:26 pmAnch’io utilizzo la tecnica dello scarabocchio! Per me il segreto sta nel tenere in movimento la mano: dopo un po’ il cervello prova invidia e decide di rimettersi a lavorare come deve 😉
A presto!
Pier
aprile 3, 2012 11:38 pmPrendo un foglio già usato, con scritte o disegni e mi ci metto a scarabocchiare; poi giro il foglio sotto sopra e continuo a scarabocchiare, poi lo guardo da ogni punto di vista e provo a a cercare delle linee che potrebbero darmi degli spunti.
Elena
aprile 4, 2012 8:16 amOttimo esercizio Pier!
Ne prenderò spunto 😉
Alesatoredivirgole
giugno 14, 2012 4:06 pmCiao,
io non sono un creativo di professione, sono un semplice technical writer a cui, ogni tanto, si accendono alcune lampadine…
Osservo, ascolto, elaboro involontariamente poi, da qualche parte, arriva un flash … una immagine … un’idea.
Da lì iniziano i collegamenti dei vari frammenti, frammenti che diventano una tempesta di idee che si trasformano in schizzi, disegni, scarabocchi.
E’ come se la mente riversasse nel minor tempo possibile tutto il contenuto per lasciare spazio a nuove idee.
Dopodichè subentra un periodo di pausa (o ricarica), non vi sono grosse trasformazioni (non so se si tratta di un blocco) poi, pian piano, nuove idee prendono il posto delle precedenti o le completano.
Ovviamente durante questa fase di “maturazione” delle idee, le cose che vedo/ascolto vengono in qualche modo collegate a quelle idee, anche in modo involontario, è un processo naturale che ho imparato ad “ascoltare” e seguire con gli anni.
Purtroppo non sempre le idee sono “vincenti” ma, come sempre, l’importante non è vincere ma … mettersi in gioco.
Ciao
Carlo
ottobre 20, 2012 1:34 pmIo mi trovo in crisi creativa da mesi, autostima ne ho sempre avuta poca, mi trovo inoltre a contatto con persone che sminuiscono le mie idee e che ormai mi hanno fatto perdere stimoli per trovarne di nuove.
Roberto
febbraio 21, 2014 10:58 amNon è per nulla semplice la vita di chi in proprio ed a proprie spese decide di aprire un’attività, specie nel mondo del web.
A volte si è vittima di una vera e propria psicosi di non riuscire, non arrivare a concretizzare i risultati desiderati. Si trascorrono molte notti insonni e la mente naviga alla ricerca di nuove idee.
Ma attenzione a non eccedere, leggete le conseguenze legate ad un incremento di “stress” correlato ad esempio all’aggiornamento dell’algoritmo di google.. http://www.posizionati.com/ansia-aggiornamento-algoritmo-google/
Rosa
giugno 17, 2015 10:51 amDi blocchi creativi e’ piena la mia storia, fin da quando andavo a scuola mi succedeva di frenarmi nello scrivere perché’ spesso pensavo più’ alla forma che al contenuto.Se questa, oggi, può’ sembrare una stupidaggine, ai tempi della scuola non lo era perché’ avevo un padre molto severo, di stampo fascista, che non gradiva le imperfezioni. Dopo la sua morte, ahimè’, ho scoperto che dialogare e poter esprimere le proprie idee senza il timore di “errare” e’ un dono che non va svalutato.
Serena
luglio 21, 2016 4:52 pmDue anni fa presi la decisione, con tutta la carica positiva e l’inventiva che serviva, di aprire una mia attività. Si concentra sulla creatività; cosa che pensavo di avere come dote da quando ero nata, fino a 5 mesi fa! Purtroppo si è inclinata col concentrarmi di più sull’esigenza del cliente, sulle mode del momento che la società preferisce, sul guadagno e sulle spese da subire. Il mio non sembra essere un cosiddetto “blocco dell’artista” ma più una perdita di esso.
Vorrei poter eseguire i punti elencati nell’articolo ma non riesco neanche più a tenere in mano un pennello per fare un semplice scarabocchio. Questo mi affligge molto al punto di non dormire la notte. Posso avere un consiglio a riguardo? Grazie di cuore
Elena
luglio 25, 2016 10:05 amCiao!
Perdonami per il ritardo con il quale ti sto rispondendo, ma sono appena rientrata dalle vacanze ed ho avuto modo di leggere il tuo messaggio solo ora.
La situazione che mi descrivi è purtroppo molto frequente nel nostro settore: il pubblico decide e abbiamo l’impressione che prosciughi la nostra vena creativa. Bisogna fare in modo che questo non accada.
Per ovviare al problema io coltivo un mio sketchbook personale dentro al quale dò libero spazio alla mia creatività, quella “Mia” con la “M” maiuscola! Lascio correre la mano e mi fermo ad osservare dove va, che cosa crea, come segue il flusso. È in questi scarabocchi estemporanei, in queste forme apparentemente senza senso che ritrovo me stessa ed il mio stile. Le pagine di questo quaderno molte volte diventano lo spunto per progetti più grandi, complessi e che mi riempiono di soddisfazione. E spesso piacciono anche ai clienti 😉
Non abbatterti e continua a disegnare, ogni giorno, anche se ciò che vedi sul foglio non ti piace. Continua e ritroverai la tua vera voce!
Buona fortuna e tienimi aggiornata
emanuela
agosto 18, 2016 5:21 pmciao, anch’io considerata da tutti una creativa..ultimamente in unn cantiere criticata molto per le mie idee..circondato da persone invidiose, crudeli…ho deciso di consegnare la mia creatività a chi la comprende fino in fondo. Sono stufa di critiche e bassezze addirittura sgambetti fatti solo per distruggermi professionalmente. Ho detto vaffanculo al mondo dei cretini…….fatto di gente mediocre, cattiva, arrogante e distruttiva. Sorridete alla vita. Creatività è ingegno e chi non vi apprezza non vi merita.
Elena
agosto 18, 2016 8:01 pmNon lasciarti abbattere, perché hai ragione tu: chi non ti apprezza non ti merita!
Buona creatività Emanuela
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