Color Brand e riconoscibilità

Colori, significati e riconoscibilità

Interessante il piccolo esperimento compiuto Chad Engle: cambiare il colore di alcuni marchi famosi e “vedere l’effetto che fa”. La riconoscibilità rimane, ma cambia leggermente la percezione del brand: Ford e Faceboook, in rosso, trasmettono ancora lo stesso messaggio?

6 Comments

  • Marco
    giugno 16, 2011 1:54 pm

    Dov’è possibile vedere lo studio di questa ricerca?grazie

  • Verox
    giugno 16, 2011 2:03 pm

    Ciao Marco,

    non si tratta di una ricerca scientifica, bensì come scritto di un semplice esperimento visivo pubblicato dall’autore, con l’obiettivo di suggerire una riflessione.

  • Marco
    giugno 16, 2011 2:08 pm

    Ah ok, perfetto!
    Grazie.

  • Slight
    giugno 28, 2011 2:12 pm

    sicuramente la linguaccia dei Rolling sa di avvelenata 😀

  • Vera
    ottobre 4, 2015 4:35 pm

    Bell’esperimento! Secondo me, soprattutto Facebook, perde la riconoscibilità immediata: a colpo d’occhio non l’ho riconosciuto…

  • Alesatoredivirgole
    ottobre 8, 2015 10:10 am

    Esercizio molto interessante.

    Anche loghi molto noti nel tempo si sono trasformati passando dal colore alla tinta unita, una su tutti la mela di Apple, nata colorata per contrastare (probabilmente) il logo a barre monocromatico IBM per diventare l’attuale fredda ma elegante mela argentata.

    I colori sono utilizzati spesso per distinguersi dalla concorrenza, Microsoft ad esempio punta su loghi con più colori come voler dire: il nostro è un mondo colorato, pieno di vita, non grigio (come “quello”) .
    Il colore inoltre svolge una funzione percettiva importante a cui attribuiamo significati ben precisi come ad esempio: pericolo (rosso), freschezza (azzurro), natura (verde) e così via.

    Anche un vino vegano (di cui ho scritto qui http://wp.me/pYL2M-gz ) con tanto di scritte e logo Vegan , potrebbe apparire meno genuino e naturale se quelle scritte anziché verdi fossero di un altro colore.

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